Panettone artigianale Bergamo: preparati al Natale in anticipo

Panettone artigianale Bergamo: preparati al Natale in anticipo

Novembre 15, 2022 Off Di editor

Il panettone è uno dei più tipici dolci natalizi italiani. Le sue origini sono profondamente radicate nel lontano passato della città di Milano: alcuni studiosi pensano che possano essere ricondotte all’epoca classica. Il dessert, come lo conosciamo oggi, può essere considerato il risultato finale di una lunga evoluzione, ricca di storie affascinanti, leggende, celebrità e informazioni ‘gustose’.

Il Panettone italiano è un pane dolce, di forma cilindrica, a base rotonda e a cupola. È preparato cuocendo un impasto lievitato a base di farina, acqua, uova, burro, con l’aggiunta di uvetta e piccoli pezzi di frutta candita. Nel settembre 2003, le caratteristiche e il metodo di produzione di questo dolce sono stati ratificati attraverso una specifica linea guida procedurale redatta da un comitato di Maestri Pasticceri Milanesi. Di seguito troverai la leggenda sulla storia del panettone artigianale Bergamo.

Le leggende sul panettone artigianale Bergamo

Sulla nascita di questo dolce ci sono alcune leggende che si tramandano ormai da secoli. La storia più nota è ambientata nel Quattrocento, alla corte di Ludovico Maria Sforza, duca di Milano. Secondo questa leggenda, in occasione di un grande banchetto natalizio, lo chef del nobile, distratto da molti compiti, bruciò accidentalmente il dessert.

Un bel problema, soprattutto considerando l’importanza degli ospiti, inaspettatamente risolto da un giovane apprendista di nome Toni. La mattina precedente, il ragazzo aveva preparato una sorta di pane per se stesso, utilizzando i pochi ingredienti a sua disposizione, tra cui uova, burro, farina, frutta candita e uvetta. Questo dolce pane, diventato improvvisamente l’ultima risorsa per salvare la situazione sfortunata, è stato servito agli ospiti. Apprezzarono così tanto il suo gusto che il duca stesso chiese informazioni. Il cuoco ‘ufficiale’, anche se a malincuore, ha dovuto ammettere che era il ‘pan del Toni’.

Un’antica tradizione milanese consiste nel conservare una parte del panettone di Natale e mangiarlo dopo qualche settimana: più precisamente il 3 febbraio, giorno in cui si celebra San Biagio.